Maloccusioni, problemi di deglutione e fonazione. Le preoccupazioni di una mamma sulle condizioni del proprio piccolo e sull’operato degli specialisti a cui si è affidata.

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Recentemente sono stato contattato da una mamma seriamente preoccupata per la salute del suo bambino che, nonostante visite e tentativi di porre rimedi a dei disturbi accusati dal piccolo, ha deciso di chiedermi un consulto.

La domanda della mamma:

Sono la mamma di un bimbo 5 anni e mezzo che dall’inizio della scuola ha sempre presentato problemi di raffreddori continui e tosse insistente (sirt) e che nonostante abbia tolto le adenoidi (perchè grandi) continua ad avere problemi di infezioni e problemi durante il sonno, senza alcun miglioramento.

L’otorino ha riscontrato al bimbo una malocclusione e un disturbo di deglutizione e di fonazione di alcune letterine! La logopedista ha confermato una postura bassa della lingua una tendenza alla terza classeil palato ha le rughette non spianate ed uno schema respiratorio non diafframmatico!

Il bimbo respira con il naso prevalentemente forse un pochino con la bocca quando è malato ma non é uno di quei bimbi che sta a bocca aperta…di notte non puo dormire a pancia in su pur respirando dal naso l’aria nella gola trova ostruzione quindi è rumoroso nonostante stia a bocca chiusa se metto un dito sotto al mento questo disturbo scompare. Appena rilascio il dito ritorna non nascondo che se permane in questa posizione può avere un po di apnea e di sforzo. Di lato è silenzioso, come pure a pancia sotto, raramente respira con la bocca (ma se lo fa certamente non è russante) basta chiuderla e tutto ritorna nella norma!!
Vista questa problematica, ho sottoposto mio figlio a visita odontoiatrica da un noto ortodonzista che viene a Roma (300 km da casa mia). Questi, ha confermato una prima classe con tendenza alla terza, ha applicato dopo le impronte una placchetta di riposizionamento mandibolare, con una sorta di target linguale che dovrebbe esercitare il bimbo a mettere la lingua in modo corretto. Il bimbo lo deve tenere 24 ore escluso i pasti. Sono passati ormai 12 giorni ma, invece di avere miglioramenti, è peggiorato, dalla sua applicazione, anche nelle posizioni in cui dorme tranquillo…un continuo cercare la posizione sul cuscino molto rumoroso anche di lato. Mi aspettavo il miracolo invece…continuo a non dormire e stare in pena per il piccolo. Non riesco a capire se queste placchette hanno senso solo per respiratori orali se devono essere regolati…se la bocca cambia forma…comunque sono spaventata dal poter creare danno alla salute del bimbo. Sono due giorni che al mattino tossicchia come se avesse irritata la gola. Chiedo il vostro aiuto per capire se ho fatto la scelta giusta e soprattutto, come gestire questa situazione? Il bimbo ha fatto solo impronte senza raggi e la prova del morso con un foglietto cerato riscaldato messo tra i denti! eppure credo di essermi rivolta ad un esperto e pioniere di bimbi piccoli con una notevole spesa, tuttavia a questo mio avvisarlo di un peggioramento notturno mi ha risposto in modo generico scrivendomi “spero in un miglioramento ” senza ipotizzare nessuna causa di questo problema. Mi chiedo, il bimbo corre rischi? Sto facendo qualcosa di pericoloso? Era meglio aspettare? Fare solo logopedia? Il bite è stato fatto giusto? spero che qualcuno mi possa dare indicazioni e vi ringrazio anticipatamente!

La mia risposta:

Andiamo per ordine.
A parte da dove vengono, cioè quali siano le cause, il bambino presenta netti problemi di respirazione orale e errata postura linguale. Sono entrambe gravi fattori generanti malocclusione e quindi vanno risolti bene se possibile.
Preliminarmente o contemporaneamente all’eventuale trattamento ortodontico. Queste due cose vanno affrontate rispettivamente:

  • da un otorino ottimo che effettui anche una RINOMANOMETRIA (esame non invasivo che ci dice se e quanto sono pervie le vie aeree superiori). L’otorino curerà con quello che ritiene necessario la respirazione orale.
  • La postura linguale deve essere corretta con trattamento di quella che si definisce logopedia miofunzionale. Ricordo che non tutte le logopediste ci si dedicano…Ricordo anche che quello che conta è l’esercizio di logopedia che una volta imparato deve essere fatto dal bambino e dalla mamma ogni giorno a casa per diversi minuti, da 10 a 20 mediamente. Altrimenti non si ottiene nulla.

Il trattamento logopedico non può funzionare se non viene ripristinata la respirazione nasale. Se c’è respirazione orale, la postura linguale rimarrà sempre alterata, bassa.

In tutto questo c’è il discorso del trattamento ortodontico…Le faccio un paragone stupido, e brutto. Io sono un medico. Se viene da me un amico con la polmonite ma grande fumatore di due pacchetti al giorno, io che posso fare?? Darò l’antibiotico e lo sciroppo, ma se il mio amico non molla le sigarette, almeno riducendole a pochissime, la guarigione è un miraggio. Trasporti questo brutto paragone al trattamento ortodontico: se non si risolvono le VERE CAUSE della malocclusione, cioè respirazione orale e postura linguale il mio apparecchio lavorerà male, lentamente, incompletamente, ci vorrà tempo molto di più, ci sarà il rischio che ritorni daccapo etc. Come con la bronchite e l’antibiotico.

Una ultima connotazione: personalmente, fermo restando tutto quello che ho detto finora, utilizzo apparecchiature funzionali (funzionalizzanti, creanti funzione, generanti funzione corretta) che derivano da una scuola di ortodonzia eccelsa e primaria a livello mondiale, quella del prof Pietro Bracco (lo posso dire senza mezzi termini e con orgoglio perchè è incontestabile). Questi apparecchi aiutano moltissimo in casi come quello del suo bambino, non solo a correggere denti e ossatura ed articolazione, ma a ripristinare la corretta respirazione (attenzione al massimo: qualora sia solo una abitudine viziata, cioè nel caso che l’otorino non trovi veramente nulla di patologico strutturale) e la corretta deglutizione. Quello che è stato messo a suo figlio non so…Ma anche con gli apparecchi funzionalizzanti che metto io non si può assolutamente prescindere da terapia otorino e logopedista PRIMA DURANTE E DOPO il trattamento ortodontico…Ultime due connotazioni: non esiste possibilità di fare un trattamento ortodontico, se non … “ad occhio”, e in maniera del tutto approssimativa, raffazzonata, alla cieca, pericolosa, da ignoranti, da cani, etc, senza fare prima la cefalometria (derivata dalle rx) di cui lei stessa parla. Se è un trattamento ortodontico. Se poi l’apparecchio serve a qualcosaltro, io non lo so…Ultimo suggerimento: il trattamento ortodontico se diagnosticato e necessario, PRIMA SI FA E MEGLIO E‘!!!. Una piantina che cresce così storta si raddrizza solo quando il fusto è tenero. Quando è un albero formato, ma contorto e sghembo, non si corregge proprio più nulla: respirazione orale e deglutizione infantile creano deformazioni SCHELETRICHE della bocca, non solo dentali (ed è per studiare la base ossea che si deve imprescindibilmente fare la cefalometria per poter progettare l’apparecchio nel modo giusto tenendo conto di dati ed informazioni che sennò non si possono avere senza la cefalometria..).

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